lunedì 25 ottobre 2010

(OT) Una settimana a Parigi

Dov'ero finito nella metà-fine di settembre?!
Ecco la risposta in un reportage che ho girato ad un gran bel sito che vi consiglio:
www.parigiviaggi.it
Agli inizi di settembre, io e la mia ragazza ci siamo organizzati per un piacevole e romantico viaggio a Parigi, precisamente dal 20 al 26 settembre 2010.
Trovando una buona offerta di RyanAir, abbiamo optato per la compagnia lowcost sia per un discreto risparmio economico che per orari di partenza che ci piacevano particolarmente.
Unico modo per raggiungere il centro di Parigi da Beauvais (a 70 km. di distanza dal centro di Parigi) è il bus (oppure un taxi), costo 25€ al biglietto di andata e ritorno. Pratico, abbastanza comodo e con partenze ogni 15-20 minuti e viaggi verso Port Maillot dalla durata di un'ora e un quarto circa.
Appena arrivati a Porte Maillot, abbiamo fatto 3 biglietti a testa per la metropolitana, uno per raggiungere l'albergo, sistemarsi e due per un giro al Quartiere Latino (cena) e ritorno.
L'abbonamento alla metropolitana l'abbiamo fatto il giorno successivo, optando per la card NAVIGO, se vi recate in un box informazioni con una fototessera e un documento di riconoscimento (carta d'identità) potete optare per la carta nominale NAVIGO (dura 10 anni) e ricaricarla per 6 giorni.
Qui maggiori informazioni: http://www.viaggetti.it/archives/muoversi-parigi-carte-tessera-navigo-decouvrte-paris-viste-metro-bus-settimanale
La scelta dell'albergo è stata invece dettata da esigenze economiche e di ubicazione (vicino al quartiere latino e zona tranquilla).
Alla fine, grazie ad una promozione del sito inglese legato ad Expedia, abbiamo optato per un albergo a due stelle, molto carino e pulito, Hotel Alesia, a 300 metri dalla fermata della metro Alesia (linea 4) e a 400 da quella di Plaisance (linea 13). Questo il sito dell'albergo: http://www.alesia-paris-hotel.com/
Complice il tempo favorevole (più di 20 gradi), ci siamo recati nel tardo pomeriggio al Quartiere Latino per una bella passeggiata tra i negozi (libri usati, fumetti, cd usati e abbigliamento), camminando fin davanti alla Sorbonne e ritornando da Saint Germain des Pres. Dopo una piacevole cenetta in uno dei tanti localini del quartiere latino, siamo ritornati verso l'albergo (10 minuti di metro).

Abbiamo dedicato il secondo giorno ad una delle tradizionali visite parigine: la Tour Eiffel.
Armati di santa pazienza, considerando due dei quattro pilastri di salita chiusi, abbiamo però aspettato appena 20 minuti per fare il nostro giro fino in alto (€13,50) e il panorama mi ha notevolmente colpito.
Dopo una passeggiata lungo la Senna, siamo passati dal Trocadero, per poi spostarci in metro verso l'Arco di Trionfo (evitando la visita interna a 9 euro).
Passeggiando tra una vetrina e l'altra dei Campi Elisi, abbiamo deviato a destra verso il Grand Palais e il Petit Palais, visitando quest'ultimo (mostra gratuita) che merita una scappata.
Dopo aver percorso il ponte di Alessandro III, ci siamo fermati, per un meritato riposo, all'Esplanade des Invalides, in uno dei verdissimi prati di fronto all'Hotel des Invalides e, riacquistate un pò di forze, abbiamo attraversato l'Hotel des Invalides e girando un pò a piedi, dopo aver visitato l'Eglise du Dome, siamo arrivati in una piccola viuzza, Rue du Champs de Mars, dove abbiamo cenato in una tipica Brasserie, per poi passeggiare fino alla Tour Eiffel per un pò di foto notturne dalla parte degli Champs du Mars e dal Trocadero.

Il terzo giorno, altra giornata splendida, con più di 25 gradi, abbiamo deciso di visitare Versailles.
Seguendo i consigli della guida Lonely Planet, siamo arrivati verso le 10 davanti alla Reggia di Versailles sfruttando la metro fino a Pont de Sèvres (linea metro 9 gialla) per poi prendere l'autobus N171 che porta di fronte all'entrata di Versailles. Comodo, molto economico (bastano due biglietti da €1,70), poco frequentato e in 45 minuti siamo arrivati davanti all'ingresso della Reggia.
Ci siamo trovati davanti a due file interminabili: una per fare i biglietti e una per poter entrare nella Reggia di Versailles.
Un ottimo consiglio - dopo quasi un'ora di fila per i biglietti - ce lo ha dato un ragazzo spagnolo della biglietteria, ovvero quello di visitare i giardini di Versailles (gratuiti e usufruibili quindi senza biglietti) e tornare verso la Reggia a metà pomeriggio.
Il consiglio si è rivelato ottimo, infatti dopo aver visitato l'immenso e magnifico parco, aver visitato il Grand Trianon (dove senza fila si possono fare i biglietti anche per la Reggia sempre al costo di € 18,00), il Petit Trianon e il Villaggio con i tetti di paglia, siamo ritornati nel pomeriggio (verso le 15,30) all'entrata principale.
Persone in fila? Nessuna...
Quindi, una piacevole visita della Reggia, con tutta calma e gustando tutti i particolari delle opere d'arte grazie anche ai telefonini-guida gratuiti recuperabili facilmente all'ingresso, dopo aver passato i controlli delle borse.
Poi, il ritorno nel tardo pomeriggio direttamente all'albergo, completamente distrutti.

Il quarto giorno lo abbiamo dedicato ai quartieri leggermente più esterni, optando per una visita a Montmatre, privilegiando inizialmente le Sacre Coeur, poi un giro alla Piazza degli Artisti, poco distante da lì e seguente pranzetto romantico con alle spalle il Sacro Cuore!
Dopo una passeggiata, sotto un cielo grigio, percorrendo la strada adiacente a Pigalle ed una piccola visita al Moulin Rouge, abbiamo deciso di visitare la Villette e vedere una costruzione piuttosto singolare: il Geode e il museo della scienza e della tecnica.
Solo la Villette merita una giornata dedicata esclusivamente alla visita del museo della scienza e della tecnica quindi, essendo già a metà pomeriggio, abbiamo preferito una visita rapida alle parti gratuite del museo per poi spostarci a piedi, visitando il quartiere per poi prendere la metropolitana fino al cimitero di Pere Lachais.
Questo immenso cimitero è famoso per "ospitare" alcune illustri tombe di poeti, scrittori e cantanti, come quella di Jim Morrison (Doors).
La visita è qualcosa di strano e un pò fuori dalle tradizionali escursioni parigine, in quanto il cimitero presenta tombe monumentali e affascinanti di perfetti sconosciuti, ma anche di personaggi molto noti. L'unica delusione è stata la tomba di Jim Morrison, molto quotata, ma rivelatasi piccola e abbastanza anonima, non fosse per le numerose scritte e presenza di rimasugli di sigarette (in suo onore), con gente che brindava di fronte alla tomba...
Per completare la lunga camminata, abbiamo ripreso la metro fino a Les Halles, per poi dirigerci verso la chiesa di Saint Eustache e, dopo una visita a questo splendido edificio, abbiamo continuato la passeggiata passando dal Forum di Les Halles, abbiamo mangiato qualcosa di veloce per poi decidere di incamminarci verso il Louvre, seguendo il corso della Senna.
Scelta quantomai opportuna, culminata con la visione del Louvre di notte, con gli splendidi colori del tramonto e i giochi delle luci sulle piramidi: uno spettacolo!

La mattina del quinto giorno siamo ritornati al Louvre e, complice un pò la paura dell'immensità delle mostre e la lunga fila per accedervi, abbiamo deciso di modificare il nostro programma a favore della visita dei Jardin de Tuilleries passando dall'Arco di Trionfo di Napoleone III, Place de la Concorde, per poi "scoprire" l'Eglise Madeleine (sulla destra di Place de la Concorde arrivando dai Jardin de Tuilleries), in una zona che, a livello di negozi lussuosi, fa concorrenza ai Campi Elisi.
Ritornando sui nostri passi fino a Place de la Concorde, siamo passati dall'Orangerie per poi fermarci in fila, non molto lunga, al Musee d'Orsay.
Dopo una visita al D'Orsay, che ci è piaciuto particolarmente, e un bell'acquazzone, siamo ritornati al Quartiere Latino, per una bella camminata tra i negozi, ma con una meta precisa: il Crocodisc, celebre negozietto per gli amanti del vinile (CrocoVynil) e del disco, con ampissima scelta su tutti i generi musicali, in particolar modo rock.
Passeggiando tra le viuzze verso Cluny, ho "scoperto" poi un altro negozio davvero fantastico (per gli amanti del genere): Album.
Album è una piccola catena di negozi incentrati sul fumetto, con una sede abbastanza grande presso il civico 67 di Boulevard Saint Germain, con tutto quello che un appassionato di fumetti (come me) può volere, quindi comics americani, quasi tutte le ultime uscite Marvel Comics e DC, più le altre maggiori case produttrici.
Se andiamo ad aggiungere statue, busti e giocattoli vari, il quadro è completo. Semplicemente da non perdere!
Ecco il sito: http://www.album.fr/ per chi fosse interessato.
Ritornando verso il cuore del Quartiere Latino, abbiamo visitato la gotica chiesa Saint Severin, per poi mangiare in uno dei tanti e splendidi piccoli locali tipici del quartiere latino.
Appena dopo cena ho approfittato di una pausa dalla pioggia per qualche scatto notturno a Notre Dame, per poi far ritorno in albergo.

Sabato, il nostro sesto giorno di permanenza, abbiamo scelto un'altra meta classica di Parigi, ovvero uno dei più famosi mercatini delle pulci, optando per quello più vicino a noi e caratteristico, quello di Porte de Vanves (linea metro 13 azzurra).
Il mercatino è delizioso, duecento bancarelle circa con ampia scelta di articoli, dai vestiti usati, modellini, giocattoli, monete, libri e articoli per la casa. L'unica cosa negativa sono probabilmente i prezzi, un pò troppo alti e che sanno di "trappola per turisti".
Finito il giro e sperando in un tempo clemente, siamo passati ad un altro classico: il giro in battello della Senna con la compagnia Bateaux Mouches.
Da notare che eravamo fra i pochi europei presenti sull'imbarcazione; la facevano da padrone i moltissimi orientali (sempre in piedi), attentissimi ai vari panorami e sempre pronti ad immortalare qualsiasi cosa con la classica macchinetta fotografica (o videocamerina).
Soddisfatti sia dalla gita in battello che dalla divertente compagnia orientale, abbiamo poi deciso di spostare il nostro interesse verso altre chiese fino a quel momento non ancora visitate: Saint Germain Des Prés e Saint Sulpice, per poi passare gli splendidi Jardin du Luxemburg e dirigerci verso il Pantheon.
Dopo una cena tipica in una famosa Brasserie vicino alla Tour Eiffel, fermata della metro Cabronne (linea 6 verde), siamo ritornati nei pressi della Torre per un ultimo sguardo notturno, davvero coinvolgente (e sempre colma di poliziotti e persone di colore pronte a proporre i classici souvenir).

L'ultimo giorno, sfruttando i preziosi consigli della Lonely Planet, ci siamo spostati nella zona del Marais per il giro nei vicoli medievali che si estendono intorno alla zona di St Paul, fino a Place des Voges.
Dopo un ultimo pranzo in una classica brasserie ed un rapido ritorno in albergo dove, nella massima gentilezza, ci hanno custodito le valige fino alle 3 di pomeriggio, ci siamo avvicinati ai bus di Porte Maillot, per un'ultima visita ad un quartiere che mi aveva affascinato sin dalle prime foto viste: la Defense.
La Defense con il suo incredibile Arco moderno (che può contenere al suo interno la Piramide del Louvre) ed i palazzi ultra moderni è qualcosa di completamente differente rispetto alle costruzioni del cuore di Parigi, con soluzioni architettoniche e sperimentali davvero all'avanguardia.
La particolarità la fa da padrona ed il posto merita almeno una breve visita.
Un'altra cosa che mi ha colpito è che, se si cammina superando la moderna fontana lasciandosi l'Arco alle spalle, si può notare in lontananza l'Arco di Trionfo.
Complice la pioggia ed una temperatura in calo veritiginoso, abbiamo avuto il tempo per una rapida visita ai Magazzini LaFayette presso Porte Maillot, per poi far ritorno a Beauvais con il bus della Ryanair.

CONSIGLI E CONSIDERAZIONI FINALI

Aereo.
In caso di offerte di altre compagnie aeree con costi leggermente superiori consiglio di considerare AirFrance o Alitalia per atterrare vicini alla città, non avere problemi con i pesi delle valige (Ryanair è intransigente sui pesi dei bagagli: 10kg. per i bagagli a mano e 15kg. per i bagagli da imbarcare).
La partenza di lunedì da Bologna intorno a mezzogiorno con arrivo a Beauvais dopo 1h40' e ritorno alle 22.10 di domenica si sono rivelati ottimali per non incorrere in spiacevoli ingorghi ed evitare quindi ritardi.

Parcheggio.
Piccolo consiglio è di cercare di evitare il parcheggio dell'aereoporto Marconi di Bologna e combinare con un treno o un mezzo pubblico per risparmiare il costosissimo parcheggio dell'aereoporto bolognese.

Controlli.
Una cosa interessante e da sapere è che in quasi ogni edificio o attrazione parigina, effettuano controlli di borse e accessori vari, quindi è meglio "viaggiare scarichi" e prepararsi ad aprire anche la custodia della macchina fotografica.

Guida.
La lonely planet si è rivelata (ancora una volta) un'efficiente guida, l'unica cosa che consiglio, considerando l'innumerevole numero di informazioni contenute, è di leggersela prima della partenza per poter vedere, confrontare e pianificare meglio gli itinerari, con un occhio particolare alle condizioni meteo.

Per eventuali domande, mi si può contattare via email: pberta@gmail.com
La galleria delle mie foto su Parigi: http://www.flickr.com/photos/uomoragno/sets/72157625237748846/

Nessun commento: